Spostano le barche, mare grosso
ma manca l'aria dove dorme la donna
finchè non la richiama al balcone
la biancheria che batte su uno sconosciuto
buio senza anima viva, con un mare
che non si vede nulla e quella telefonata:
"affondiamo" e tutta notte a cercarli
mentre erano lì, due miglia al largo,
ma molte braccia sotto, finiti sul fondo
coi meloni. E dopo un mese
ora torna trainato davanti a una folla
il relitto, aspettano allo scalo e sul molo
un telone, un grande telo verde dell'esercito,
chiude quel sudario sequestrato dagli inquirenti.
Ermanno Krumm